La dispersione scolastica

La dispersione scolastica rappresenta uno dei principali problemi del sistema di istruzione in Italia, comportando gravi conseguenze sia per gli studenti che per l'intera società. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono le sue principali cause?

Per dispersione scolastica si intende l'abbandono precoce del percorso di studi da parte degli studenti, prima del completamento del ciclo di istruzione secondaria superiore e non ottenendo così il diploma. Secondo un rapporto del MIUR, che ha studiato le statistiche tra il passaggio da un anno scolastico al successivo dei ragazzi iscritti dalle elementari alle scuole superiori, è emerso che 102 mila studenti hanno abbandonato la scuola italiana in un solo anno scolastico. 

Secondo i dati Istat, nel 2022 in Italia il tasso di abbandono scolastico si attestava al 11,5%, ben al di sopra dell'obiettivo europeo del 9% fissato per il 2030.

Questo fenomeno comporta un impatto negativo su diversi livelli. Primo fra tutti quello individuale, gli studenti che abbandonano prematuramente la scuola si ritrovano con minori opportunità di occupazione e reddito, maggiori rischi di esclusione sociale e maggiori probabilità di cadere in situazioni di povertà. Ad esso si aggiunge poi anche quello sociale, in quanto comporta costi elevati in termini di mancato sviluppo del capitale umano, minore produttività e competitività del sistema economico.

La dispersione scolastica è sicuramente un fenomeno molto complesso le cui cause sono molteplici e spesso interconnesse tra loro. Tra i diversi fattori però possiamo sicuramente individuarne alcuni particolarmente rilevanti tra cui:

  1. Difficoltà economiche delle famiglie: possono costringere gli studenti ad abbandonare gli studi per cercare un lavoro e contribuire al reddito familiare.
  2. Scarso supporto familiare e sociale: le famiglie con un basso livello di istruzione o che sono disinteressate all'educazione dei figli possono avere un'influenza negativa sulla motivazione e sul rendimento scolastico.
  3. Questioni personali e di salute: problemi di natura psicologica, fisica o di dipendenza possono compromettere il percorso scolastico.
  4. Scarsa qualità dell'offerta formativa e orientativa: programmi didattici poco stimolanti, metodi di insegnamento inadeguati e scarse opportunità di orientamento possono demotivare e allontanare gli studenti.
  5. Discriminazione e bullismo: episodi all'interno del contesto scolastico di bullismo, cyberbullismo, esclusione sociale o discriminazione possono portare gli studenti ad abbandonare la scuola.

Per affrontare questa sfida, è necessario un approccio multidimensionale che coinvolga tutti i soggetti che sono coinvolti quali le scuole e le famiglie, ma anche le istituzioni e le comunità locali. Sarebbe dunque necessario intervenire sotto più aspetti al di:

  • Rafforzare il sistema di orientamento e di supporto psicologico nelle scuole
  • Introdurre programmi di tutoraggio e di recupero per gli studenti in difficoltà
  • Aumentare gli investimenti nella formazione e nell'aggiornamento degli insegnanti
  • Dare vita a iniziative che coinvolgano le famiglie e/o volte a supportare anche economicamente le fasce più deboli
  • Creare progetti di educazione alla cittadinanza attiva e di prevenzione del bullismo
  • Sviluppare una rete tra scuole, aziende e servizi del territorio per favorire il proseguimento degli studi o l'inserimento lavorativo

Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato di tutti gli attori coinvolti sarà possibile ridurre il fenomeno della dispersione scolastica, garantendo a ogni studente l'opportunità di completare il proprio percorso di studi e di costruire un futuro migliore.