Bullismo e Cyberbullismo sempre attuali

 

La lotta al cyberbullismo ai tempi della DAD.

Niente e nessuno può fermare la lotta al bullismo e al cyberbullismo. Siamo sempre più consapevoli che un’adeguata informazione e una pronta divulgazione sono le prime armi contro il bullismo ed il cyberbullismo. E sappiamo che la situazione emergenziale in corso, ha acutizzato il problema, perché, mai come in questi giorni di lockdown, i nostri figli sono soli davanti ad un computer, in balìa di nemici invisibili, ma prima ancora in balìa di loro stessi. I nostri figli, sono, a volte, ragazzi pieni di paure non gestite e di istinti non riconosciuti.

 

Ragazzi vittime di un forte disagio adolescenziale, che li trasforma, a seconda della loro indole (da leader o da gregario) in bullo o in vittima.

Nascono così, gli adolescenti/bulli, pronti ad aggredire, insultare, umiliare, minacciare e ricattare i loro pari. 

  • Adolescenti che si trasformano in leoni della tastiera, perché nascosti dietro un nickname, si sentono ancor più vigliaccamente spavaldi.
  • Adolescenti bisognosi di affermarsi, perché si sentono deboli, invisibili nella loro famiglia.
  • Adolescenti in preda alla necessità di imporsi, di darsi un ruolo come aggressori reali o virtuali.
  • Adolescenti che per leggerezza, emulazione o disagio fanno del male a tanti altri ragazzi della nostra epoca, ma che in fondo, fanno del male a loro stessi.

Poi ci sono gli altri. Gli adolescenti/vittime.

  • Ragazzi che subiscono, soffrono in silenzio, che non hanno la forza ed il coraggio di agire e di reagire.
  • Ragazzi che mancano di autostima, che non conoscono il loro merito, convinti di non valere, altrettanto invisibili nelle loro case.
  • Ragazzi che hanno paura prima di tutto di parlare, di rompere il silenzio, di chiedere aiuto.
  • Ragazzi che non ce la fanno a ribellarsi. E che proprio per questo fanno il gioco dei loro aggressori, diventando vittime, prese di mira per tutto.
  • Ragazzi massacrati a parole, a suon di post sui social, dove i like e la di condivisione di video puntano sui risultati scolastici del “secchione”, sulle inclinazioni sessuali dello” sfigato” o del “frocio”, ma anche sulle origini razziali=marchio per l’esclusione e sugli usi ed i costumi sociali=oggetto di scherno.

 

Lo sanno bene, tutto questo, le Referenti Bullismo dell’ITIS OMAR di Novara, Prof.ssa Ida Angiulli e Prof.ssa Valentina Martes che il 19 novembre u.s., nonostante il lockdown, anzi, consapevoli che la situazione attuale rappresenta un rischio di incremento del bullismo e del cyberbullismo, hanno organizzato un incontro on line. Una sorta di convegno virtuale per la condivisione di buone pratiche e l’incremento della sinergia tra le scuole della rete sui temi della prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.

Come redazione di betapress, c’eravamo anche noi, perché, una nostra giornalista, docente in un I.C. del territorio, referente cyberbullismo della scuola di appartenenza, vi ha preso parte. Dunque, per chi ancora non lo sapesse, ecco il report delle attività di PEER EDUCATION, cioè i progetti attivi di educazione tra pari, presenti sul territorio piemontese e non solo.

I progetti sono due: il Progetto “Per Tommaso” e il Progetto “Gruppo NOI”.

 

Il Progetto “Per Tommaso”

PER TOMMASO è nato nel 2010, per iniziativa del Rotary Val Ticino da una grande spinta emozionale (scatenata da un fatto di cronaca locale). Da 10 anni, il progetto vuole combattere il cyberbullismo, ed accompagnare gli adolescenti in una navigazione internet sempre più sicura.

EDUCARE E PREVENIRE le due parole chiave. Educare all’utilizzo corretto degli strumenti informatici e prevenire l’abuso e i rischi legati alla navigazione in rete.

Il progetto prevede la formazione di gruppi di peer educators selezionati tra gli studenti del triennio degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore che, una volta preparati, riversano contenuti ed esperienze nelle classi del biennio dell’istituto di appartenenza.

 

Il Progetto “Gruppo NOI”

GRUPPO NOI: è un’iniziativa più recente, proposta nell’anno 2014 -15 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Val d’Aosta, condivisa dall’USR e dalla Regione Piemonte, presentata al Tavolo dell’Osservatorio di prevenzione bullismi.

Si tratta di un progetto di formazione di PEER EDUCATORS. L’idea è di individuare, all’interno della scuola, dei gruppi di studenti che svolgano funzione di auto-mutuo-aiuto tra pari sulle situazioni di disagio giovanile e che siano supportati da risorse esterne del territorio di riferimento (Forze dell’Ordine, esperti esterni, volontariato, servizi del territorio). 

Il Gruppo, denominato “NOI” perché composto da un gruppo di studenti che vive la quotidianità della scuola, è attivo all’ITI OMAR dall’anno scolastico 2016-17 e possiede le seguenti caratteristiche:

  • è composto da studenti già entrati in contatto con bullismo o altre forme di disagio o conflitto   giovanile;
  • è a composizione aperta e ha un’ottica inclusiva;
  • si presenta alle classi e promuove la propria funzione anche al fine di alimentarne un ricambio;
  • si pone come “sentinelle della legalità”.

Praticamente, la squadra Gruppo NOI si mette a disposizione degli studenti: accoglie, ascolta, intercetta e contrasta il disagio giovanile, le varie forme di bullismo e rischio, si confronta con i pari, organizza eventi di discussione o interventi di peer education in classe, attività esterna anche di volontariato, diffonde fiducia nel lavoro di rete tra pari, tra adolescenti e adulti, tra scuola e territorio. Inoltre:

  • beneficia delle risorse esterne della rete locale di prossimità (organi di polizia, esperti esterni, volontariato, servizi del territorio);
  • è supportato da uno o più docenti di riferimento, con cui si interfaccia lavorando principalmente sullo sviluppo dell’intelligenza emotiva e dell’educazione all’affettività.

 

Durante l’incontro, inoltre, la prof.ssa Elena Ferrara dell’USR ha informato i referenti sulle novità relative al Progetto “Un Patentino per lo Smartphone” ed al relativo Corso di formazione per docenti formatori di formatori “Essere cittadini digitali e sulle novità relative ad un Bando della Regione Piemonte relativo alla prevenzione del bullismo e cyberbullismo. Un Patentino per lo Smartphone per le scuole secondarie di primo grado è un progetto didattico nato nel Verbano – Cusio – Ossola, all’interno della collaborazione fra l’Ambito Territoriale, l’ASL VCO e l’associazione Contorno Viola. Successivamente è stato adottato da tutte le ASL del Piemonte ed inserito nei cataloghi dell’offerta formativa per le scuole.

Si tratta a tutti gli effetti di un progetto interistituzionale che vede coinvolti gli operatori delle ASL, gli operatori di ARPA Piemonte, i docenti degli ambiti territoriali e le forze dell’ordine (in genere la Polizia postale). Il progetto è stato adottato dalla Regione Piemonte con la Legge 2/18 e quindi dalle ASL che lo hanno inserito nel loro catalogo di prevenzione. Il progetto era partito lo scorso anno scolastico con un primo incontro tenutosi il 17 febbraio 2020, ma si era poi interrotto a causa del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. La Prof.ssa Ferrara ha informato i colleghi sulla ripresa del progetto in modalità da definire, con la riproposizione anche dell’incontro iniziale già svolto. Tale ripresa delle attività sarà comunque comunicata ufficialmente dall’Ufficio Scolastico Provinciale.  

 

Corso di formazione per docenti formatori di formatori “Essere cittadini digitali: il patentino per lo smartphone come risposta al cyberbullismo e altri rischi della rete”

Nell’ambito del progetto e della collaborazione tra gli Assessorati Sanità e Istruzione della Regione Piemonte, l’Arpa Piemonte, Polizia di Stato – Compartimento Polizia Postale e delle Telecomunicazioni e l’Ufficio Scolastico Regionale sul tema in oggetto, nel mese di gennaio 2021 avrà luogo un’importante opportunità di formazione per i dirigenti scolastici ed i docenti delle scuole piemontesi finalizzata alla formazione di Docenti esperti. Sono previste tre giornate di formazione online nel corso delle quali, oltre a riflettere sugli accordi interistituzionali e sulle normative vigenti per la prevenzione dei rischi legati agli usi impropri delle tecnologie, si entrerà nel merito delle azioni che hanno permesso al progetto, grazie ad un approccio multidisciplinare e alla metodologia attiva, di ottenere un positivo impatto nell’uso creativo, critico e consapevole dello smartphone.

Al termine della formazione-formatori, i partecipanti riceveranno un patentino oltre un regolare attestato di partecipazione valido ai fini dell’iscrizione all’albo regionale di esperti in materia, albo che sarà realizzato in seguito ad una chiamata tramite nota regionale. La formazione al predetto corso comporta la possibilità di essere nominati come formatori a livello territoriale attingendo dall’albo regionale sopramenzionato.

Infine, è stato illustrato il Bando della Regione Piemonte Contributi per formazione docenti su prevenzione del bullismo e del cyberbullismo: è pervenuto avviso per la presentazione di domanda di contributo per la realizzazione di percorsi di formazione per docenti sulla tematica della prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo per l’A.S. 2020/2021 rivolto alle scuole polo regionali per la formazione, con scadenza 11 dicembre 2020.

Le proposte progettuali dovranno approfondire la tematica del bullismo e del cyberbullismo, al fine di:

  • tutelare e valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale di minori, proteggendo in particolare, i soggetti più fragili;
  • valorizzare il benessere tra pari;
  • prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza;
  • supportare i soggetti che, a vario titolo, ricoprono un ruolo educativo con i minori.

Le progettualità dovranno prevedere particolare attenzione anche alla capacità integrativa rispetto agli alunni con bisogni educativi speciali. Le attività progettuali formative dovranno essere strutturate, vista la situazione di emergenza sanitaria, garantendo comunque la formazione a distanza, là dove non fosse possibile prevedere incontri in presenza. 

 

Certi di fornire un servizio utile a tutti coloro che fossero interessati a queste tematiche, vi segnaliamo i link delle iniziative sopra citate della regione Piemonte:

Patentino per lo smartphone

Corso di formazione regionale: essere cittadini digitali

Contributi formazione docenti prevenzione bullismo e cyberbullismo

 

 

 

Articolo di Antonella Ferrari, scopri altri contenuti Betapress.